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Visualizzazione dei post da novembre, 2011

Convertirsi è svuotarsi

U n professore universitario che doveva tenere una lezione sull’ottimizzazione del tempo, si presentò in aula, e quando l’uditorio fu pronto a prendere appunti, estrasse da sotto la cattedra un vaso di vetro e dei sassi grossi come palle da tennis, che cominciò ad infilare nel vaso finché non ve ne entrarono più. Poi chiese: «Il vaso è pieno?» E gli studenti, unanimi: «Certo!» Allora il docente prese un sacchetto di ghiaia, e scuotendo bene il vaso in modo che gli spazzi tra pietra e pietra si riempissero bene, ve lo riversò. A questo punto chiese nuovamente: «Il vaso è pieno?» E gli studenti, fattisi più cauti: «Beh, forse non ancora». Così il docente prese un sacchetto di sabbia, e allo stesso modo della ghiaia lo rovesciò nel vaso fin quando ogni spazio fu occupato, e ancora chiese: «Il vaso è pieno?» Egli studenti, ancora cauti: «Forse ancora no». Il docente prese una brocca d’acqua che versò nel vaso finché fu colmo, e poi disse: «Ora, il vaso è pieno! E ditemi, co

Il tempo è tutto uguale, se non ti aspetti niente

I nizia il tempo di Avvento, e – con esso – un nuovo anno liturgico. Ma da cosa si capisce che è un tempo diverso, speciale? Basta che ce lo dica il calendario? La televisione? Il prete? È sufficiente che ci siano luci e alberelli illuminati in giro? Non so… a me – a volte – tutte queste cose esteriori mettono tanta tristezza, perché non dicono niente: una volta tornati in casa e chiusa la porta è ancora tutto come prima. Ci sono i soliti problemi e le preoccupazioni di sempre, anzi, forse qualcuna in più! Oggi il tempo sembra anestetizzato, tanto da meravigliarsi che passi così alla svelta da non rendersene conto oppure così lento da pesarci sul cuore. Il tempo trova il suo vero significato solo quando mi aspetto qualcosa, quando attendo. Benedetto XVI, l’anno scorso, all’inizio dell’Avvento diceva che «attendere è una dimensione che attraversa tutta la nostra esistenza personale, familiare e sociale. L’attesa è presente in mille situazioni, da quelle più piccole e banali fino alle p

Parlando di Consiglio Pastorale…

C ome promesso, con l’Avvento iniziamo il nostro percorso verso la formazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Anzitutto, invito ogni membro della Comunità a pregare quotidianamente perché lo Spirito Santo ci illumini in questo cammino così importante, suscitando in ogni cristiano di Laxolo il desiderio di partecipare alla vita della Parrocchia, la generosità di cuore nel pensare all’eventualità di mettersi in gioco in prima persona, la schiettezza e la sapienza necessarie ad individuare ed indicare le persone che si ritengono più adatte a questo servizio, la perseveranza nel cercare di “contagiare” chi si chiama fuori dal gioco ed è più lontano. È un’occasione imperdibile per rinnovare la nostra fede e il nostro essere Comunità Cristiana. Concretamente perciò, oltre alla preghiera quotidiana, il primo passo da fare è quello di sensibilizzarci tutti quanti e sentirci chiamati in causa , non pensando “Ci sarà qualcuno che lo fa, io non c’entro…”.  Bisogna esercitarsi a senti

I prossimi passi da fare

V i ho già accennato più volte di come abbia nel cuore il desiderio di far nascere nella nostra Comunità due organismi fondamentali: il Consiglio Pastorale e il Consiglio per gli Affari Economici . Sono due strumenti, due luoghi irrinunciabili per la vita di una parrocchia. Il grande Giorgio Gaber cantava “Libertà è partecipazione”. Quanto è vera questa af-fermazione! Non ci sentiremmo più liberi e democratici se potessimo an-dare a sederci in Parlamento (soprattutto in questi momenti di crisi) a far sentire direttamente la nostra voce? O anche solo a mandare in rappresentanza due o tre nostri compaesani che possano dire direttamente ai nostri politici cosa vogliamo noi di Laxolo? Mi chiedo perché invece nella Chiesa siamo poco o per nulla animati da questo desiderio… Perché una parrocchia sia davvero Comunità , è fondamentale che tutti si sentano partecipi delle decisioni e delle scelte di questa famiglia. La par-rocchia non è un affare del Parroco e dei tre o quattro che gli st

Guardando il Calendario...

S e date un’occhiata al calendario sull’ultima pagina, forse vi accorgerete che sta terminando il mese di novembre e quest’anno manca qualcosa … non c’è in programma il Triduo dei Morti ! Perché? Un’altra trovata del nuovo parroco? No, la cosa non è voluta – perlomeno non del tutto. Il motivo è che se l’avessimo programmato nelle settimana che inizia oggi, avremmo sovrapposto la conclusione del Triduo con la Prima Domenica di Avvento (come è già capitato l’anno scorso), e la cosa non è assoluta-mente consigliabile, perché l’Avvento (come la Quaresima) è uno dei Tempi Forti che la Liturgia ci chiede di caratterizzare e vivere in modo assolutamente rispettoso e unico, evitando di “appiccicarci” altre ricorrenze o celebrazioni devozionali. Andando a “spulciare” il registro delle Messe in sacrestia ho visto che questa cosa è successa praticamente solo l’anno scorso (probabilmente perché non era possibile fare diversamente) mentre gli altri anni il Triduo cadeva nei tre giorni che concludo

Calendario 13-20 novembre

Se non avete fatto in tempo a prendere il foglietto degli avvisi (calendario settimanale) in chiesa, ecco qui il formato elettronico , come ogni settimana ;)

Alla ricerca del tesoro che ti porti dentro

l'angolo di donpi: 33a Domenica del Tempo Ordinario Pr 31,10-13.19s.30s; 1Ts 5,1-6; Mt 25,14-30 Quando sentiamo la parola "talento" ci vengono s...

Calendario 6-13 novembre

Se non avete fatto in tempo a prendere il foglietto degli avvisi (calendario settimanale) in chiesa, ecco qui il formato elettronico , come ogni settimana ;)

Meditando la Parola di Dio...

l'angolo di donpi: 32a Domenica del Tempo Ordinario : Sap 6,12-16; 1a Ts 4,13-18; Mt 25,1-13 Chi ha tempo non aspetti tempo! Credo che prima di tutto occorra chiarire una cosa: quando ...

2 Novembre: Commemorazione di tutti i fedeli defunti

l'angolo di donpi: La morte non è niente... : La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sem...