Verbale del CPV del 30/05/2012

Riportiamo il verbale della terza seduta del Consiglio Pastorale Vicariale 2012-2017


Mercoledì 30 maggio 2012 alle ore 20.45, presso la consueta sede dell’oratorio di Zogno, si è tenuto l’ultimo incontro annuale del Consiglio Pastorale Vicariale. Dopo la preghiera introduttiva, che prevedeva, in occasione della prossimità con la Pentecoste, una riflessione sulla presenza e centralità dello Spirito Santo, il vicario locale don Cesare Micheletti ha esposto i due punti all’ordine del giorno: una proposta di riflessione relativa all’eventuale costituzione, entro il nostro vicariato, di unità pastorali e la consueta finestra sui riflessi del Consiglio Pastorale Diocesano.
Quanto al primo punto all’ordine del giorno è stato presentato un opuscolo della Diocesi di Milano, “Preti e laici per una spiritualità di comunione”, che rende testimonianza dell’esperienza milanese e potrebbe rappresentare un utile strumento di lavoro per preparare il terreno all’eventuale costituzione di unità pastorali anche entro il territorio del nostro vicariato. Si tratta di un tema impellente, oggetto principale della lettera che il nostro vescovo Francesco invierà a tutte le comunità all’inizio del prossimo anno pastorale e già oggetto delle nostre riflessioni nelle sedute precedenti. L’opuscolo, suddiviso in tre capitoli, rappresenterà il filo conduttore di altrettanti incontri del prossimo anno e verrà fornito ad ogni membro del consiglio. Si è pensato anche ad un eventuale quarto incontro, in cui verranno invitati a partecipare tutti i membri dei consigli parrocchiali, in modo tale che, grazie anche alla presenza di un relatore ad hocpossano percepire che quella delle unità pastorali non è una iniziativa calata dall’alto, ma un’esigenza che il nostro vescovo a sollevato (data la carenza di presbiteri ma anche come occasione di un rinnovato spirito di comunione fra diverse comunità) ritenendo necessario interpellare direttamente le diverse realtà territoriali. Il nostro vicariato, da questo punto di vista, tenendo conto delle molteplici occasioni di condivisione già in atto, rappresenterebbe un terreno molto fertile per sperimentare questa nuova forma di vivere il Vangelo, una sorta di comunità allargata in cui sia i sacerdoti che i laici sono chiamati ad investire la loro passione e per la quale si rende anzitutto necessario una riflessione a livello parrocchiale (nei vari consigli) e uno spirito di collaborazione che, pur tenendo conto della centralità della parrocchia, superi una buona volta gli orizzonti ristretti del campanile.
Si è poi passati, brevemente, alla lettura della mozione dell’ultimo Consiglio Diocesano. Il tema, quello della pastorale dei migranti, si prestava peraltro come rilettura, sia pur da altra angolatura, di quello spirito di comunione con l’altro che già aveva caratterizzato le riflessioni precedenti. Come tale ha contribuito, di fatto, a dare un respiro di più ampia portata alla questione solo apparentemente ristretta delle unità pastorali. Ma è stata anche l’occasione per interrogarci su un fenomeno che solo in minima parte interessa il nostro territorio: l’occasione per gettare un occhio al di fuori dei confini della nostra valle.
Infine, dopo una parentesi dedicata alle varie ed eventuali (redazione calendario vicariale, raccolta fondi pro-terremotati), il saluto del vicariato a don Claudio, fresco di nuova nomina, e la preghiera finale, la seduta è stata tolta intorno alle ore 22.45.

Sandro