don Pietro "dà i numeri"...

don Pietro "dà i numeri"

Pubblico qui di seguito il testo della relazione che ho tenuto ieri sera in Assemblea Parrocchiale nella quale ho fatto il resoconto dei miei dieci anni di servizio come Parroco a Laxolo.

don Pietro “dà i numeri” 

Sono quasi dieci anni che sono tra voi (esattamente dal 17 settembre 2011)… Sono tanti? Sono pochi? 

Certo, rispetto ai vent’anni di don Nunzio e don Cavagna, sembra niente. Per me è stato l’incarico più duraturo finora (avendo trascorso i primi 7 anni come curato dell’oratorio di Loreto in Bergamo e poi i successivi 6 come curato a Rozzano, in provincia di Milano). 

Come in tutte le cose della vita, se mi guardo indietro, alcune mi sembrano volate via troppo presto (le esperienze gioiose che abbiamo condiviso, e soprattutto le tante persone buone che hanno amato e servito la nostra Comunità e adesso sono col Signore); altre, invece, sembrano avermi “succhiato” ben più di 10 anni di vita (le tante preoccupazioni per le scartoffie e gli adempimenti burocratici e alcune persone che mi hanno fatto soffrire gratuitamente). 

In questi anni, sono tanti i volti e le anime che il Signore mi ha fatto incrociare e conoscere in ragione del mio ministero: 

  • 65 bimbi uniti alla nostra famiglia cristiana attraverso il Santo Battesimo
  • 82 ragazzi introdotti alla Santa Mensa dell’Eucaristia con la Prima Comunione
  • 95 ragazzi confermati nella grazia dello Spirito Santo con la Santa Cresima
  • 12 coppie unite nell’Amore del Signore davanti all’altare nel Santo Matrimonio cristiano
  • 83 fratelli e sorelle riconsegnati tra le braccia amorose di Dio Padre nella celebrazione delle Sante Esequie.

E quante centinaia di Sante Messe, Confessioni, Rosari, Veglie di preghiera, Benedizioni… 

Ho impressi nella mia memoria tanti momenti e celebrazioni speciali: 

  • l’accoglienza festosa che mi avete riservato al mio ingresso come Parroco (il 25 settembre 2011), 
  • le elezioni per l’istituzione del Consiglio Pastorale Parrocchiale (febbraio-marzo 2012), 
  • la mia prima celebrazione solenne di Nostra Signora (16 dicembre 2012), con tanta di quella neve e di quel ghiaccio che sembrava di essere tornati ai vecchi tempi, 
  • la solenne celebrazione per il 75° anniversario di consacrazione della nostra chiesa parrocchiale (5 febbraio 2013), presieduta dal Vicario Generale e con la partecipazione di tanti sacerdoti, 
  • l’arrivo della Reliquia del nostro Patrono San Gottardo direttamente dalla Germania (agosto 2013), 
  • la prima Settimana di Festa dedicata ai nostri Patroni San Gottardo e Santa Eurosia (26 aprile – 4 maggio 2014), 
  • i tanti Centri Estivi e Campi-Scuola per i ragazzi, faticosi ma entusiasmanti, 
  • la nascita dell’Unità Pastorale tra le quattro Parrocchie della Val Brembilla (2 ottobre 2016), 
  • il Centenario di fondazione della Parrocchia con la presenza del Vescovo (6 ottobre 2019)… 

E quanti momenti di intima preoccupazione e trepidazione per varie situazioni di persone ammalate o vittime di disgrazie, per le quali ci siamo uniti in preghiera semplice e ardente… 

Tutte queste e cose (e molte altre) – siccome di tratta di Grazie Spirituali che vengono dal Signore – non si possono certo quantificare e “contare”, riducendole a freddi numeri. 

Insomma, ho fatto un breve tratto di strada con voi, e – pur essendo stato nominato vostro pastore – sento di poter dire di non aver camminato davanti a voi, ma a fianco a fianco e in mezzo a voi, condividendo la quotidianità della vostra vita. Rendo grazie a Dio per questo, perché è la vera unicità della fraternità cristiana, che ci chiama a condividere gioie, dolori, fatiche e speranze. Lo ringrazio perché ho ricevuto tante testimonianze di fede sincera che mi che mi hanno edificato, di profondo affetto che mi hanno sostenuto e confortato, e anche alcune prove e difficoltà che hanno forgiato il mio spirito e hanno accresciuto la mia fede. 

Cosa abbiamo “fatto su” in questi dieci anni? 

Nella tradizione bergamasca, un Parroco si misura dalle opere che fa, da quanto ha “menato la cažöla”… Ecco: il sottoscritto non ha costruito nuove strutture e non ha grossi monumenti da lasciare dietro a sé, ma – nonostante la mia inesperienza – credo di aver cercato di amministrare con oculatezza quanto c’era già e quanto il mio predecessore aveva iniziato. 

Guardando le fotografie di 10 anni fa, tante cose si sono trasformate e rinnovate. In questo ringrazio la professionalità e il prezioso aiuto dei miei Consiglieri (degli Affari Economici e del Consiglio Pastorale), e la disponibilità e la passione di tante persone semplici e volenterose che – come i Fabbricieri di una volta – si sono preoccupate anche dei beni materiali della nostra Parrocchia. E un grande “grazie” va alla generosità di chi ha contribuito con tante offerte e donazioni a rendere possibile tutto questo. 

Quanto sono arrivato c’era il nuovo oratorio appena “tirato su” nei muri (con il nuovo bar quasi completato). Restava il compito di portare a termine l’opera (dentro e fuori) per renderlo totalmente efficiente, bello e vivibile. 

Ma soprattutto – avendo intrapreso un’opera così grande – c’era un grosso debito con la Banca (il Mutuo), diversi prestiti fatti dai Parrocchiani da restituire e ancora tantissime spese da affrontare per finire l’opera e mettere ordine a livello fiscale, catastale, assicurativo etc. E poi – come sempre capita – ci sono gli imprevisti… 

Non sto a mettervi tabelle infinite di numeri e grafici di bilanci (l’ho fatto con il Consiglio per gli Affari Economici e con don Andrea, per fare un sunto preciso e dettagliato della situazione), ma alcune cifre sommarie le metto per rendervi conto di quanti sforzi abbiamo fatto tutti assieme, che ci possono rendere fieri di noi stessi e speranzosi per il futuro. 

Appena arrivato (a metà settembre 2011) c’era una situazione patrimoniale abbastanza preoccupante: un PASSIVO di quasi 87.000€ (dovuto a quasi tutto il Mutuo ancora da rimborsare alla Banca, ai prestiti da restituire ad alcuni parrocchiani, e alle parcelle in sospeso con alcune ditte e professionisti che avevano lavorato per la costruzione del nuovo oratorio). 

Ad oggi, invece, la situazione patrimoniale della Parrocchia vede un bilancio ATTIVO di circa 73.000€ e non abbiamo debiti o insolvenze in sospeso verso banche o privati. 

Sembrerebbe di aver fatto solo le “brave formichine” risparmiose, e invece, abbiamo: 

  • Estinto i 70.000€ rimanenti del Mutuo bancario e restituito i prestiti; 
  • speso 138.000€ per finire l’oratorio e mantenerlo efficiente (compresa una spesa imprevista di 35.000€ per il rifacimento del tetto); 
  • speso 88.300€ per opere inerenti la chiesa (monitoraggio statico, acquisto mobilio, rifacimento luci etc., ma soprattutto la spesa imprevista di 62.000€ per il rifacimento della volta del braccio sinistro del transetto); 
  • corrisposto 10.000€ per spese legali e tecniche (usucapione di un terreno, accatastamento delle proprietà, agibilità degli ambienti, fiscalizzazione etc.) e di manutenzioni varie alla casa canonica e alle strutture comuni. 

Per un TOTALE di quasi 310.000€

Senza contare le spese ordinarie per le utenze (acqua, luce, gas, telefono etc.) che variano tra i 7.500€ e i 9.500€ ogni anno… 

E soprattutto i molti fondi raccolti e destinati generosamente ad opere di carità (tra offerte alle Missioni, gesti caritativi comunitari e Collette imperate a livello Diocesano o di Chiesa universale) per quasi 55.000€

E per il futuro che progetti ci sono? 

Personalmente, la prospettiva che avevo in mente per i prossimi anni (e che avevo condiviso con il CPAE), era quella di accantonare un discreto “gruzzolo” che – unito ad un nuovo Mutuo o Fido bancario – ci permettesse di affrontare le ingenti spese di rifacimento dei tetti della chiesa parrocchiale e della canonica, che ormai saranno necessari. 

Chiaramente, il fatto che l’attuale canonica di Laxolo non sarà più l’abitazione del Parroco, apre nuove prospettive (creazione di nuovi spazi parrocchiali-oratoriali? Sistemazione dell’appartamento per darlo in affitto e ricavarne un introito fisso? Sicuramente alcuni spazi andranno comunque conservati o ricavati altrove, per il disbrigo delle normali esigenze pastorali e amministrative della Parrocchia – almeno una Segreteria / Archivio parrocchiale)… sono cose di cui discuterete con il nuovo Parroco

Una cosa che senz’altro andrà tenuta in considerazione – se si vorranno affrontare spese di ammodernamento o riutilizzazione degli spazi – è di non pensare più alla Parrocchia come un’isola a se stante, autonoma e indipendente, ma inserita dentro un’Unità Pastorale dove già esistono altri spazi e ambienti pastorali (in particolare nella vicina Parrocchia di Brembilla), e non avrebbe senso creare dei “doppioni” (sia qui che nelle altre Parrocchie), investendo inutilmente delle risorse. Ciò non solo in vista di un uso più oculato e parsimonioso delle risorse economiche, ma anche e soprattutto di una più continua e proficua condivisione delle strutture, in modo da favorire l’incontro, la collaborazione, la conoscenza reciproca e la fraternità all’interno delle quattro Parrocchie dell’Unità Pastorale. 

Anche in questo, credo che il fatto di avere un unico Parroco (e un unico curato) per tutte e quattro le Comunità cristiane (nonostante sia un passaggio difficile per la Comunità di Laxolo) sarà uno stimolo e una facilitazione ulteriore. 

Ma come facciamo adesso senza il prete? 

Quello che la Comunità di Laxolo è chiamata ad affrontare è senz’altro un passo epocale, un grande cambiamento. Ma – come ho sempre detto – il Signore non ci chiede mai da affrontare delle prove più grandi delle nostre forze, e non ci fa mai mancare le Grazie necessarie per vivere ogni momento della nostra vita, anche il più difficile. 

Non avere un Parroco “tutto vostro” potrà essere inizialmente difficile da accettare, e magari soffrirete la “malattia” del confronto e del “conteggio” delle ore, per confrontare quanto tempo don Andrea dedicherà a una Parrocchia rispetto alle altre (e partirete già prevenuti per il fatto che abiterà in modo stabile a Brembilla)… Ovviamente non si può pretendere che un prete «si faccia in quattro», e – per forza di cose – è più logico che stia ad abitare in una posizione centrale rispetto alle 4 Parrocchie (piuttosto che abitare ciascuna delle case presenti sul territorio, a giorni alterni), sia per ragioni pratiche che di risparmio economico. Ed è ovvio che non si potrà avere sempre il Parroco in persona a celebrare la Messa ogni domenica: anche se volesse disporre gli orari domenicali delle 4 Parrocchie in modo da riuscire ad arrivare in tutte e 4, sarebbe improponibile e comunque non permesso dal Diritto Canonico. Ci sarà senz’altro per le Feste Patronali, le Prime Comunioni, i Funerali… ma dovrà fare a turno – ad esempio – per la Messa della Notte di Natale, le grandi Celebrazioni del Triduo Pasquale: avveniva già così in questi anni per le 3 Parrocchie finora amministrare da don Cesare. Se questo può sembrare un impoverimento, in realtà diventerà arricchente il fatto di avere a disposizione e fare conoscenza (oltre a don Andrea e al curato don Stefano) di diversi altri sacerdoti che già da anni prestano servizio nell’Unità Pastorale ma che non hanno quasi mai svolto il loro ministero in mezzo a noi (dato che c’ero già io): don Gianluca Salvi, don Sandro Assolari e don Lorenzo Flori. Potrete finalmente ascoltare voci diverse durante la predica, e non sempre “la solita solfa” del solito prete! Potrete avere a disposizione varie e diverse sensibilità, attitudini spirituali e modi creativi di celebrare e vivere la Liturgia. 

L’altro cambiamento – difficile ma positivo allo stesso tempo – sarà quello che vi “obbligherà” ad assumervi tanti piccoli compiti e mansioni che sono prettamente laicali ma che finora – per una ragione o per l’altra – hanno sempre svolto i Parroci residenti a Laxolo. Ciò consentirà ai sacerdoti di svolgere pienamente il loro ministero sacerdotale, sgravandoli di tante occupazioni pratiche e materiali che portano via tanto tempo (che invece va dedicato interamente alla pastorale e alla cura spirituale delle anime). 

Mi riferisco a cose molto semplici che occorrono per il normale funzionamento di quel grande “condominio” che è una Parrocchia con tutte le sue strutture: 

  • pulizia regolare degli ambienti, interni ed esterni; 
  • preparazione della chiesa e di quanto occorre per le varie celebrazioni, ordinarie e solenni; 
  • programmazione dei riscaldamenti e delle campane; 
  • osservazione e manutenzione periodica dello stato di salute e conservazione delle strutture e delle suppellettili; 
  • accompagnamento dei tecnici manutentori nelle revisioni periodiche delle apparecchiature (caldaie, estintori, frigoriferi, impianti elettrici e acustici, macchine per pulizie, fotocopiatrice, registratore fiscale del bar etc.); 
  • acquisto dei materiali di consumo (cera, particole, vin santo, libretti dei lettori, carta per fotocopie etc.); 
  • gestione della contabilità, della segreteria parrocchiale etc. 

C’è bisogno dell’aiuto di tutti, poco o tanto che si riesca a dare. L’importante è non sentirsi chiamati fuori o pensare che – una volta individuata una persona o due per ciascun incarico – ci si possa sentire esonerati e vivere da semplici “spettatori” o “utenti” della Parrocchia. Una comunità parrocchiale è una grande famiglia, e in una famiglia ciascuno è chiamato a dare il suo contributo, dal più grande al più piccolo (tanto più quando i “genitori” sono fuori casa, ovvero: adesso che il Parroco non abita più qui). 

In una Parrocchia il Parroco non deve essere «quello che fa le cose», ma colui che aiuta a guardarle con gli occhi del Signore, rimandando sempre tutto ad una visione spirituale e di fede, non semplicemente gestionale. 

Perciò, da qui alla fine di agosto, chiedo a chiunque si voglia fare avanti per dare una mano (per le mansioni elencate sopra o altre disponibilità), di segnalarmelo personalmente, cosicché io possa trasmettere i nominativi e i recapiti a don Andrea. 

Le tappe e i passaggi “ufficiali” 

Concretamente, il passaggio di consegne da me a don Andrea avverrà in modo ufficiale secondo queste scadenze: 

  • Giovedì 2 settembre 2021 don Andrea Sartori firmerà in Curia per accettare il suo incarico di Parroco di Brembilla, Laxolo, Gerosa e Sant’Antonio Abbandonato e diventerà a tutti gli effetti il vostro Parroco e il Rappresentante Legale della Parrocchia. Contestualmente, io decadrò ufficialmente dal mio titolo di Parroco, e non avrò più alcuna giurisdizione e facoltà giuridica dal punto di vista legale e pastorale. 
  • Domenica 5 settembre 2021 alle ore 11.00 celebrerò in semplicità una Santa Messa di saluto, per ringraziare assieme a voi il Signore del cammino che abbiamo fatto assieme in questi 10 anni. Vi chiedo umilmente di non organizzare chissà quali festeggiamenti… desidererei che fosse né più né meno che una Santa Messa semplice e gioiosa come tutte quelle che ho avuto la grazia di vivere con voi ogni Santa Domenica. Io rimarrò fisicamente tra voi fino alle 12.00 di domenica 12 settembre. 
  • Lunedì 13 settembre 2021 don Andrea e don Stefano verranno ad abitare per alcuni giorni qui a Laxolo, nella casa canonica, in attesa che quella di Brembilla venga tinteggiata e sistemata. Potrete così incontrarli, conoscerli con calma, ed eventualmente riunirvi per un’ulteriore Assemblea Parrocchiale per cominciare a mettere sul tavolo alcune idee e condividere con loro le vostre preoccupazioni. 
  • Domenica 19 settembre 2021 io sarò accolto e presentato a Sotto il Monte Giovanni XXIII durante la Santa Messa delle ore 10.00 e inizierò così ufficialmente il mio nuovo ministero di Vicario Interparrocchiale delle Comunità di Sotto il Monte e Botta di Sotto il Monte. 
  • Sabato 25 settembre 2021 (durante la Santa Messa delle 18.00 a Brembilla) don Andrea farà l’ingresso ufficiale come Parroco delle 4 Parrocchie e sarà introdotto dal Vicario Episcopale per gli Affari Economici, Monsignor Mario Carminati (originario di Brembilla). La “presa di possesso” sarà unica per tutte e 4 le Parrocchie, perciò occorreranno due testimoni per ciascuna Parrocchia (quindi anche da Laxolo) che siano presenti a quella celebrazione per controfirmare il Documento ufficiale (come era accaduto per me il 25 settembre 2011). 
  • Domenica 26 settembre 2021, alle ore 11.00 don Andrea celebrerà solennemente la Santa Messa di “ingresso” come Parroco di Laxolo. Questa celebrazione invece vi chiedo – se possibile – di prepararla con solennità, per manifestargli tutta la vostra gioia di cominciare con lui un nuovo cammino dietro al Signore e assicurargli la vostra vicinanza e collaborazione per il compito impegnativo che il Vescovo gli ha affidato.