Se neanche i soldi interessano più...

Ieri sera, mercoledì 24 gennaio 2018, era convocata l'Assemblea Parrocchiale per condividere il rendiconto economico annuale. Purtroppo la seduta era quasi deserta... e sì che - di solito - quando si parla di soldi, qualcuno in più compare...
Va beh, noi abbiamo comunque reso conto di tutto, fino all'ultimo centesimo. Qui ci limitiamo a riportare la lettura ragionata dell'andamento economico della gestione finanziaria della Parrocchia nel 2017 appena concluso e alcune considerazioni sulle scelte per il futuro (chi avesse bisogno di ulteriori chiarimenti non ha altro da fare che chiedere al Parroco o a qualcuno dei membri del CPAE).

Lettura ragionata del bilancio economico 
e situazione patrimoniale al 31/12/2017

PREMESSA: non si fa un confronto sul TOTALE di Entrate e Uscite rispetto allo scorso anno perché nel 2017 tutte le movimentazioni riguardanti le attività estive dell’Unità Pastorale (gestite attraverso la nostra contabilità) sono state registrare come una Partita di Giro, e quindi ciò causa in maniera evidente una forte discrepanza (le uscite di tale Partita si aggirano attorno ad una cifra di circa 44.000€, e le entrate di 33.000€).

ENTRATE (€ 55.675,31)
Offerte (€ 30.523,34)
L’ammontare è di parecchio inferiore all’anno scorso (circa 12.000€ in meno). Seppure la diminuzione delle elemosine raccolte durante le Sante Messe si sia finalmente fermata (speriamo), assestandosi ad una media di circa 1.000€ al mese, sono diminuite di 700€ le entrate per celebrazioni di Sacramenti (ma questo dipende dal numero di Battesimi, Matrimoni e Funerali, quest’anno meno numerosi). C’è stato un sensibile calo delle entrate “straordinarie” (buste di Pasqua, di Natale, di Nostra Signora e varie offerte anonime durante l’anno): quasi 5.000€ in meno! Anche le Erogazioni Liberali sono state di 6.700€ in meno. Sono rimaste “basse” anche le offerte fatte con lo scopo specifico di opere di carità (che non rientrano comunque nella voce Entrate, ma fanno parte delle Partite d Giro): circa 1.400€.
Contributi (€ 5.652,91)
Anche questa voce registra circa 4.000€ in meno. La differenza è data soprattutto dal fatto che nel 2016 avevamo ricevuto una generosa offerta della Parrocchia di Brembilla (5.000€).
Attività Pastorali (€ 12.360,58)
Scorporando tutte le voci riguardanti le attività estive dell’Unità Pastorale (che – come detto – quest’anno sono registrate come Partita di Giro) le cifre sono comunque in linea con lo scorso anno. 
Altre entrate straordinarie (€ 0,00)
Anche qui abbiamo un calo di ben 5.000€, perché nel 2016 annotavamo il lascito alla Parrocchia (con conversione in donazione definitiva) di un vecchio prestito fatto a don Nunzio nel 2011.

USCITE (€54.257,91)
Cominciamo dalla manutenzione ordinaria (18.141,57€), dove abbiamo speso circa 10.000€ in più. Il motivo sono i lavori importanti di insonorizzazione del bar (7.320€), la sostituzione di tutte le plafoniere a neon (del bar, del salone nuovo e delle aule) con elementi a LED (4.514€) e la realizzazione della parete divisoria nel salone vecchio (3.050€).
Invariato il costo dell’Assicurazione All Risk (1.650€). Una spesa di 2.000€ in più circa anche per le varie Tasse e Imposte: oltre ad un IMU e una TARES aumentate per effetto della fiscalizzazione del Bar occorre segnalare 1.109€ di Imposta di Registro per la trascrizione di proprietà del terreno acquisito per Usucapione nel 2014. 
Remunerazioni e Compensi a professionisti (€ 4.273,92)
Qui abbiamo un risparmio di 8.000€ circa, dato che (rispetto allo scorso anno coi lavori in chiesa) non abbiamo chiamato in causa architetti, ingegneri etc. (quindi sono state quasi assenti anche le relative Ritenute d’Acconto).
Spese generali e amministrative (€ 12.113,35)
Pressoché invariate rispetto allo scorso anno le spese per GAS, elettricità, telefono, cancelleria, culto.
Attività pastorali (€ 4.853,23)
Anche qui (come nelle entrate), scorporate le spese per le attività estive riguardanti tutta l’Unità Pastorale, siamo totalmente in linea con lo scorso anno.
Pressoché invariate le uscite per tributi alla Curia (1.081€) e anche quelle per l’acquisto di mobili e arredi (2.684,00€): quest’anno abbiamo acquistato le 100 sedie-poltroncine per il salone nuovo.
Ben 41.025,61€ in meno per la manutenzione straordinaria (erano i costi del restauro in chiesa del 2016).

Riguardo al Bar…
I primi sei mesi di fiscalizzazione del bar annotano ENTRATE per 7.138,40€ e USCITE per 6.923,94€, con un avanzo di soli 214,46€: una cifra misera, ma occorre tener conto che a giugno abbiamo affrontato e contabilizzato diverse spese iniziali una tantum (acquisto del Registratore di Cassa, Corso abilitativo ASL per i baristi, Manuali TQSI per la sicurezza e pratiche SCIA presso il Comune e altri passaggi burocratici presso la Camera di Commercio, l’Agenzia delle Entrate etc.). Oltretutto ricordo sempre che il Bar, pur essendo ora un’attività commerciale a tutti gli effetti, non è (e non sarà mai) da considerare un’attività a fini di lucro, ma sempre come supporto (soprattutto morale) alle attività istituzionali della Parrocchia.
  
AVANZO esercizio corrente (€ 1.417,40)
Combinando le voci illustrate sopra - e i relativi ragionamenti - ci troviamo così a constatare che quest’anno non siamo “andati sotto” (l’anno scorso avevamo invece un disavanzo di -11.227,31€) ma abbiamo invece “messo via” qualcosina, seppur una cifra davvero piccola.
  
SITUAZIONE PATRIMONIALE
La nostra situazione patrimoniale, risulta comunque essere abbastanza confortante: al 31/12/2017 eravamo ancora in attivo di 34.556,09€.
Per quanto riguarda i prestiti fatti da parrocchiani negli anni 2010-11 a don Nunzio, rimangono ancora tre persone che hanno prorogato la scadenza a tempo indeterminato, per un ammontare totale di 5.000€. 

Disponibilità al 31/12 (cassa + 2 Conti Correnti Bancari)42.244,09€
Prestiti da restituire a privati (3)
-5.000,00€
Sante Messe da celebrare nel 2018 (e già prenotate nel 2017)
-2.688,00€
Sub-Totale:   
42.244,09€
-7.688,00€
SBILANCIO:   
34.556,09€

SGUARDO sul FUTURO
Nei primi giorni dell’anno abbiamo già messo in campo alcuni lavoretti nel salone vecchio per renderlo fruibile in modo dignitoso fino a quando non si procederà al 2° lotto (completamento della parte vecchia dell’Oratorio): rifatto l’impianto elettrico e sostituita l’illuminazione. Aggiunto un termostato programmabile. Stiamo attendendo l’idraulico per l’installazione di un terzo fancoil così da rendere efficiente il riscaldamento… la spesa totale di questo intervento dovrebbe aggirarsi già sui 3.000 euro.

Ci sarebbero tante altre cose da fare… a potere. Nella discussione col CPAE (15-1-2018), il Parroco ha fatto rilevare che – per quanto non ci sia stato un disavanzo e il patrimonio sia in attivo – le nostre capacità di accumulo e risparmio sono davvero deboli, e in continua tendenza a calare. Stante questa situazione, ad oggi non saremmo nemmeno in grado di accendere un mutuo (non avendo la possibilità di accantonare quanto serve per pagarne regolarmente le rate). Oltretutto bisogna tener conto del fatto, che le strutture (vecchie e nuove) vanno continuamente mantenute in modo ordinario e – ahimè straordinario (imprevisto): a tal proposito segnaliamo che il tetto dell’oratorio nuovo ha già bisogno di una manutenzione perché in alcune situazioni (neve pesante/bagnata) vi sono copiose infiltrazioni di acqua.
Ma – soprattutto – ce lo siamo detti, la prima spesa importante che (volenti o nolenti) si presenterà come necessaria e ineluttabile, sarà quella del rifacimento del tetto della chiesa (e poi della casa parrocchiale), che occorrerà eseguire assieme ad altri lavori di consolidamento della muratura lato nord (per risparmiare sui costi di ponteggio), che sono altrettanto urgenti per evitare ulteriore deterioramento.

Detto questo, la risoluzione presa in CPAE – su proposta del Parroco – è quella di rinunciare a spese importanti (eccettuate quelle inderogabili di manutenzione ordinaria, o straordinaria in caso di imprevisti) per accumulare una cifra sufficiente a programmare un intervento così grande. Nel frattempo si porterà avanti il lavoro di consultazione pre-progettazione in concerto con gli Uffici della Curia e della Soprintendenza, sia per renderci conto degli oneri reali, sia per predisporre tutto il necessario a poter cominciare speditamente una volta raggiunta la disponibilità economica necessaria.